C’è ancora un mesetto per vederle entrambe e farsi così un’idea della portata dello scontro che contrappose Ottaviano (non ancora Augusto, ma lo sarebbe diventato da lì a qualche anno) e Cleopatra, l’ultima regina di Egitto. E mentre il primo fa bella mostra di sé in un’eccezionale esposizione alle Scuderie del Quirinale, la seconda si svela al Chiostro del Bramante: una scelta probabilmente non casuale quella di far coincidere i due eventi, legando così due dei protagonisti della storia antica. Visitando entrambe le mostre si può quindi considerare lo stesso evento – nello specifico la battaglia di Azio e la vittoria di Ottaviano su Antonio e Cleopatra – da due distinti ed opposti punti di vista, e comprendere anche quanto l’arte e la cultura egiziana affascinò Roma a partire dal 46 a.C., dal momento cioè in cui Cleopatra in persona arriva in città dove rimarrà ospite di Cesare, nei suoi orti di Trastevere, per un paio d’anni. Ma anche un modo per riflettere sull’evoluzione dell’arte romana con l’avvento di Augusto e sull’idea, costante nei monumenti, sui rilievi, nelle produzioni suntuarie e nei ritratti, di una rinnovata età dell’oro, felice e fertile proprio grazie all’imperatore. E voi, chi preferite tra Augusto e Cleopatra?