Guardando il calendario mi sono accorta che oggi si ricorda la conversione di Saulo (poi diventato san Paolo)...subito mi è apparsa nella testa la più bella rappresentazione di questo episodio sacro, quella di Caravaggio. Due in realtà ce ne sono, quella che occupa il suo posto all'interno della cappella Cerasi di santa Maria del Popolo (di fronte alla crocifissione di Pietro) e quella che invece fa parte della collezione Odescalchi. Proprio quest'ultima è in effetti la prima versione dell'opera, poi mai collocata in chiesa: una scena concitata, con Saulo già caduto a terra, accecato da una luce potentissima che fa imbizzarrire il cavallo e mette sul chi va là il soldato che l'accompagna, che imbraccia la lancia (mentre l'altro, prudentemente, si rannicchia quasi a volersi proteggere). In alto la figura di Cristo, responsabile di quella luce, che quasi si tuffa su Saulo per chiamarlo a sè. "Saulo, perché mi perseguiti?" sembra di poter sentire, se solo ci si concentrasse un po'.