Decine di migliaia di maratoneti hanno oggi animato le strade di Roma, correndo o camminando, facendo qualche chilometro o tutti e 42, alcuni addirittura vestiti da gladiatore…ma com’era concepito lo sport ai tempi degli imperatori? Fu Domiziano, nell’86 d.C., a istituire l’Agone Capitolino con cadenza quinquennale; le gare si svolgevano nello stadio – l’odierna piazza Navona, ça va sans dire – e prevedevano diversi tipi di gare, dalla corsa alla lotta, dal pugilato al pentathlon, che comprendeva lancio del disco e del giavellotto, il salto in lungo, la corsa e la lotta. L’idea insomma era di ricalcare i giochi di origine greca e la raffinatezza delle antiche Olimpiadi, ma in realtà i romani tra tutti i giochi prediligevano il pancrazio, una lotta in cui era ammesso ogni tipo di colpo, tranne morsi e graffi. Ma si sa, nell’antica Roma non si andava troppo per il sottile in fatto di sport.