“Il cavalier Bernini, che si è assunto l’impegno di costruire un campanile a san Pietro, ha sbagliato, e il peso eccessivo della torre farà crollare la facciata. Quando il papa è venuto a saperlo, ha
chiamato Bernini e lo ha severamente rimproverato per non aver voluto ascoltare il consiglio di nessuno”. Davvero un bel pasticcio quello in cui si era cacciato Bernini accettando l’incarico di
costruire i campanili di san Pietro, progettando una struttura che forse la facciata della basilica, ed il terreno sottostante, non avrebbero retto, visto che qualche tempo dopo l’inizio dei lavori
si cominciarono ad aprire preoccupanti crepe sull’architettura. D’altro canto, un’occasione d’oro per il suo rivale di sempre, Francesco Borromini, che infatti coglie l’attimo e riesce ad entrare a
far parte di quel gruppo di consiglieri che affiancarono papa Innocenzo X nel prendere una decisione a proposito. E, ça va sans dire, la decisione sarà quella di abbattere i campanili e, con grande
scorno di Bernini, addirittura a sue spese! È senza dubbio il punto più basso della carriera dl grande architetto e scultore, che rimarrà poco tuttavia nell’ombra a leccarsi le ferite e, complice
donna Olimpia, saprà tornare presto tra i prediletti di papa Innocenzo.