Certo che, se nel Cinquecento ci fossero state le quote rosa, tra le statue parlanti non ci sarebbe stata una sola donna, e invece eccolà nella foto, dimenticata anche dai suoi compari, in un angolo di palazzo Venezia. Si tratta di Madama Lucrezia, monumentale torso marmoreo che in origine doveva rappresentare la dea egizia Isisde (tantissimi erano i templi e i piccoli sacelli che erano dedicati a lei in città) o una sua sacerdotessa.
Il nome di Lucrezia arriva dopo, molto dopo, quando una certa Lucrezia, favorita del re di Napoli Alfonso d'Aragona, si stabilisce a Roma alla metà del Quattrocento, vivendo non lontano da dove si trovava la statua. Pare che la Lucrezia in carne ed ossa fosse una donna molto bella e soprattutto furbissima ed intelligente...al contrario dell'originale in realtà la nostra Lucrezia non si è mai espressa molto, e ha preferito lasciar parlare Pasquino & Co. Che già avesse chiaro che gli uomoni, anche quelli di pietra, sono dei gran chiacchieroni?