In realtà non si sa ancora bene come siano andate veramente le cose: di certo c'è che si stavano svolgendo in tutta Roma i festeggiamenti per il primo anno di pontificato di Paolo V Borghese, eletto il 28 maggio del 1605. Sembra anche che a fronteggiarsi, in via della Pallacorda, fossero otto persone, quattro per parte, che decidono forse di approfittare della confusione generale per regolare qualche conto rimasto in sospeso. Storie di soldi o di donne, o qualche sgarbo mai dimenticato, ed ecco che nello scontro avviene il peggio, e uno degli uomini rimane a terra ferito per morire poco dopo. Quest’uomo è Ranuccio Tomassoni, e quello che l’ha ucciso è forse Caravaggio, che scappa subito dopo per evitare di incorrere nella giustizia pontificia. Sarà una fuga di quattro anni, dal 1606 al 1610, che lo porterà da Roma a Napoli, da Malta alla Sicilia, nella disperata e costante ricerca di una grazia per quell’assassinio, grazia che però non arriverà mai.