Intrighi, misteri, rivalità...il medioevo è sicuramente il periodo migliore per chi è alla ricerca di un po' di brivido. Se il tema poi è il papa, e le leggende attorno alla corte pontificia, tanto meglio: sembra infatti che proprio di leggenda si tratti...sentite qua...era il lontano 853 quando, alla morte di Leone IV, venne eletto al soglio pontiificio un giovane di belle speranze e di grande cultura che prese il nome di Giovanni VIII. Tutto sembrava procedere per il meglio quando il pontefice cominciò a manifestare un certo interesse per un avvenente diacono, dapprima infastidito, poi incuriosito da quell'uomo così potente e stimato, che si rivelò però, ad una sua indagine più approfondita, una donna in piena regola, che per anni aveva ingannato tutti fingendosi un uomo, tanto da arrivare ad essere eletto papa...o papessa, come sarebbe forse più corretto dire! Sembra che a quel punto i due, lontani da occhi indiscreti (immaginiamo molto numerosi tra le mura dei palazzi pontifici) abbiano cominciato una relazione e che ad un certo punto la papessa sia addirittura rimasta incinta...La cosa sarebbe forse rimasta nascosta e il bambino finito chissà dove, affidato forse a qualcuno di compiacente, se la papessa Giovanna non avesse partorito davanti a tutti, nel corso di una processione tra il Laterano e il Vaticano, più precisamente tra via dei santi Quattro e via dei Querceti (dove è ancora visibile una piccola edicola che la leggenda popolare vuole sia stata costuita proprio a ricordare quell'evento). A questo punto la storia si fa parecchio confusa: secondo alcuni la papessa venne lapidata sul posto, per altri uccisa dalla folla inferocita dalle parti di Ripa Grande, secondo altri ancora avrebbe trovato ricovero in un convento. Sembra inoltre che da allora, e fino al XIV secolo, ogni nuovo papa venisse sottoposto ad un accurato esame per verificare che fosse effettivamente uomo...vero o falsa che sia, la storia ha superato i secoli e stuzzicato la mente di poeti e scrittori...come ad esempio di Giuseppe Gioacchino Belli che scrisse:
"Fu ppropio donna. Bbuttò vvia ’r zinale
prima de tutto e ss’ingaggiò ssordato;
doppo se fesce prete, poi prelato,
e ppoi vescovo, e arfine Cardinale.
E cquanno er Papa maschio stiede male,
e mmorze, c’è cchi ddisce, avvelenato,
fu ffatto Papa lei, e straportato
a Ssan Giuvanni su in zedia papale.
Ma cquà sse ssciorze er nodo a la Commedia;
ché ssanbruto je preseno le dojje,
e sficò un pupo llí ssopra la ssedia.
D’allora st’antra ssediasce fu mmessa
pe ttastà ssotto ar zito de le vojje
si er pontescife sii Papa o Ppapessa".
P.S. Sempre in tema di papi, lo stemma della foto di ieri, nei giardini di castel sant'Angelo, appartiene a Gregorio XIII Boncompagni.