Era la mattina del 5 agosto del 358 d.C. quando il ricco patrizio Giovanni si svegliò di soprassalto dopo una notte agitata. In sogno aveva infatti visto la vergine Maria che gli chiedeva di costruire una basilica, e di farlo nel luogo in cui la mattina successiva avrebbe trovato della neve fresca. Una nevicata nella notte del 4 agosto? Giovanni pensò forse di aver capito male, ma decise comunque di recarsi da papa Liberio per parlargli di quella strana apparizione; con sua grande sorpresa il papa gli confessò tuttavia di aver avuto lo stesso sogno. Immaginiamo allora i due mettersi in cammino alla ricerca di un manto di candida neve, trovandolo sull'Esquilino: qui il papa in persona avrebbe tracciato sulla neve ancora fresca il perimetro di una basilica che sarebbe poi stata dedicata alla Vergine. Il risultato è santa Maria Maggiore, una delle più belle basiliche romane che ancora conserva, nel mosaico della facciata (opera di Filippo Rusuti: il consiglio è quello di chiedere in sacrestia per farsi accompagnare sul loggiato e poterlo vedere da vicino) il ricordo di questo evento a metà tra il leggendario e il miracoloso.