Se si passa da qui, nella piazzetta dei Massimi, è proprio per caso, o perché ci si perde alla ricerca di piazza Navona; in ogni caso è una scoperta da lasciare a bocca aperta. Sì, perché palazzo Massimo (detto istoriato, e basta guardare la foto per capire il motivo) è un autentico fumetto datato XVI secolo: la facciata è infatti animata da una serie di pitture a monocromo - alcune purtroppo quasi totalmente cancellate dal tempo - che mostrano episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Pochi quelli che ancora si riconoscono; tra questi lo sposalizio della Vergine, la morte di Oloferne e alcune scene della vita di Esther, realizzati probabilmente in occasione del matrimonio tra Angelo Massimo e Antonietta Planca Incoronati. Le pitture non sono tuttavia l'unico elemento di rilievo del palazzo, all'interno del quale venne ospitata, dal 1467, la prima stamperia romana: qui vennero alla luce opere come il De Civitate Dei di sant'Agostino e le Epistulae familiares di Cicerone...un vero concetrato di bellezze e di cultura in così pochi metri quadri...