Solitamente in farmacia si entra sempre malvolentieri: tra tutte quelle romane ce n'è però una che fa eccezione, ed è sempre un piacere poterla visitare entrare. Si tratta dell'antica spezieria di santa Maria della Scala, accanto all'omonima chiesa di Trastevere e contemporanea a quest'ultima, visto che inizia la sua attività nel Cinquecento. All'epoca in realtà le erbe coltivate dai carmelitani erano utilizzate solo all'interno del convento annesso alla chiesa: ci vorrà circa un secolo per vedere la farmacia aprire le porte anche ai laici. Il successo è immediato e tutti a Roma decantano i miracolosi rimedi dei monaci, dall'acqua Melissa, che pare fosse utile contro l'isteria, all'acqua della Scala, una vera mano santa contro i reumatismi. Il farmaco più misterioso era però la Theriaca, un intruglio di 57 ingredienti (tra cui addirittura la carne di vipera maschio) utilizzato anche nella Roma antica contro i morsi dei serpenti. La storica farmacia, chiusa solo nel 1978 e ancora oggi piena di strumenti di misurazione, erbari e vasi in ceramica dipinta, forniva praticamente un rimedio per ogni male, e dove non arrivava la scienza, si faceva ricorso ad un aiuto superiore, come lascia intuire un verso all'ingresso: "né l'erba li guarì né la miscela; sì la tua parola, Signore, la qual sana ogni cosa"....meglio di così!