Diciamoci la verità: gran parte di quello che facciamo, pensiamo, mangiamo, leggiamo o studiamo ha origini secolari, spesso legate all’antica Roma. Non stupisce quindi pensare che nemmeno l’agente 007 è una invenzione moderna, e che le attività di spionaggio e affini risalgono ai tempi della Roma repubblicana ed imperiale: a ulteriore dimostrazione di quello che avevamo capito già in maniera un po’ empirica, guardando i film in costume degli anni ’50 e ’60, arriva un libro di Rose Mary Sheldon, Guerra segreta nell’antica Roma. Intelligence e spionaggio dalla Repubblica al 284 d.C. (editrice Goriziana), che in oltre trecento pagine sviscera tutte quelle che oggi definiremmo attività di intelligence di istituzioni cittadine e militari, dallo spionaggio (e, ça va sans dire, controspionaggio) ai messaggi cifrati, dalle operazioni clandestine a quelle segrete, tutte attività documentate dalle fonti antiche…ricordate ad esempio la congiura di Catilina? Da leggere in alternativa ad un film di James Bond.