Era il 30 novembre del 1847 quando, sul Diario di Roma, venne pubblicato un avviso alla cittadinanza che diceva più o meno così: “a maggior comodo del pubblico, affine di ovviare al disordine che può di rado arrecare in diverso andamento di tanti orologi di questa Capitale, per ordine superiore cominciando da domani 1° dicembre un colpo di cannone tirato dal forte sant’Angelo annunzierà ogni dì alla popolazione il vero istante e preciso del mezzogiorno, quale appunto dovrebb’essere in pari tempo indicato da tutti gli orologi ben regolati della città”. Sono passati più di 160 anni ma le cose non sembrano essere poi cambiate granché, con gli orologi pubblici che segnano le ore in maniera più o meno esatta. L’unico punto fermo è la cannonata che annuncia mezzogiorno e che in origine, come leggiamo dall’avviso, era sparata da Castel sant’Angelo; ci vorrà qualche anno – siamo nel gennaio del 1904 – per vedere il cannone, un obice della prima guerra mondiale, sparare dal Gianicolo e diventare il simbolo e lo spauracchio di tutti quelli che sono perennemente in ritardo.