Tra i tanti primati che vanta, la cattedrale di san Giovanni in Laterano può anche fregiarsi del titolo di battistero più antico se, come sembra, fu l'imperatore Costantino a costruirlo, all'indomani della sua conversione, proprio alle spalle della cattedrale. Leggenda vuole che lo stesso imperatore sia stato battezzato qui, ma è più probabile pensare che Costantino, da volpone qual era, abbia scelto invece di battezzarsi in punto di morte, per vedersi cancellato non solo il peccato originale ma anche quelli - e non erano certo pochi - che aveva commesso in vita. Proprio per questa credenza tuttavia in Laterano vengono battezzati, in sequenza, Carlo Magno (che agli occhi di tutti rappresentava un nuovo Costantino) e Cola di Rienzo, che passa la notte del primo agosto 1347 nella vasca battesimale, per prepararsi a ricevere il titolo, degno di un film di Lina Wertmuller, di candidatus Spiritus Sancti miles, Nicolaus severus et clemens, liberator Urbis, zelator Italiae, amator orbis et tribunus augustus. Nonostante il passare dei secoli il battistero conserva ancora parte della decorazione di V secolo, sopratutto per quello che riguarda l'antico ingresso, ora sul lato opposto rispetto all'attuale, che mostra una ricchissima decorazione a mosaico in una delle due piccole absidi, e un'altrettanto ricco opus sectile sulla parete (nella foto). Il resto dell'architettura è invece il risultato di rifacimenti successivi, datati tra medioevo ed età moderna: particolarmente importante fu l'intervento voluto da Urbano VIII Barberini, che fece realizzare gran parte degli affreschi oggi presenti e spargere le api del suo stemma qua e là, tra colonne e capitelli.