Soli soletti nel parco di Colle Oppio, è difficile che qualche turista arrivi a vedere i resti delle terme di Traiano, volute dall'imperatore nel 109 d.C. e affidate
all'architetto Apollodoro di Damasco (lo stesso dei mercati traianei) , il quale sfruttò in parte le sottostanti strutture della domus Aurea creando - almeno per l'epoca - il più originale
ed innovativo complesso termale cittadino. Le terme vere e proprie, con la suddivisione tra frigidaium, tepidarium e calidarium, la natatio e
probabilmente anche due biblioteche (quando si dice mens sana in corpore sano), erano infatti circondate da un ampio spazio verde delimitato da un'imponente struttura muraria nella quale
si aprivano diversi ingressi, ed orientate in modo che il calidarium sfruttasse al meglio l'esposizione solare (l'efficientamento energetico, orrendo neologismo burocratico, era a Roma
una pratica ben nota e sfruttata...) Utilizzate probabilmente fino alle prime invasioni barbariche in città, le terme di Traiano sono ancora in parte oggi visibili proprio perché l'area fu per
lunghi secoli spopolata...e ancora oggi le povere rovine sono sole e desolate, con pochi turisti che dedicano loro qualche minuto del loro prezioso tempo .