Duemila sonetti: un numero che potrebbe scoraggiare anche i più tenaci appassionati di poesia. Serve allora a volte una guida, qualcuno che ci prenda per mano e ci accompagni tra migliaia di versi...ecco, il libro di questa settimana fa proprio questo. Er Catachisimo. La riliggione spiegata e indifesa nei sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli (a cura di Marcello Teodionio, Elliot Edizioni) ci guida attraverso il mare magnum della produzione di uno dei più importanti poeti dialettali romani, indagando il suo rapporto con il cattolicesimo. Ne esce fuori un credente sui generis, dubbioso e perplesso ("Inzomma, da la predica de jjeri, ggira che tt’ariggira, in concrusione venissimo a ccapì cche ssò mmisteri"), spesso pericolosamente vicino alla blasfemia, che denuncia la Chiesa malata di potere e auspica, al tempo stesso, un ritorno al più puro sentimento religioso. Per atei e credenti, di ogni religione.