Quando Roma era al centro della vita economica europea, quando i papi non erano non solo i capi della cristianità ma veri e propri principi rinascimentali, quando i banchieri erano tra i più grandi mecenati della città, la zona di via dei Banchi Nuovi era la vera e propria "city" romana, il punto di riferimento di tutte le transazioni commerciali cittadine, con le sedi di alcuni dei banchi più importanti (tra cui quella di Agostino Chigi). Qui, tra via del Banco di Santo Spirito e via dei Banchi Nuovi, sorge il palazzo - nella foto - la cui origine è legata alla volontà di papa Giulio II, anche se la bella facciata concava venne costruito da Antonio da Sangallo il Giovane qualche anno dopo, per volere di Leone X Medici (uno che con i banchi e gli affari aveva una certa confidenza, figlio com'era di Lorenzo il Magnifico...) e di Clemente VII (idem come sopra; cambia solo il rapporto di parentela, visto che papa Clemente era il nipote di Lorenzo, figlio di suo fratello Giuliano, assassinato nella congiura dei Pazzi); fino al 1541 il palazzo fu sede della zecca pontificia, poi trasferita in Vaticano. Dal 1667 divenne invece sede del banco di santo Spirito, fondato all'inizio del secolo da papa Paolo V Borghese e tra i primi ad introdurre l'uso delle cedole di pagamento. Passano i secoli ma le cose non cambiano di molto, visto che ancora oggi il palazzo ospita la sede di una banca...