Gerrit van Honthorst è un pittore olandese tra i più noti della pittura del Seicento. Anche Gerardo delle Notti lo è. Gerrit, seguendo l'esempio di alcuni effetti luministici della pittura
di Caravaggio, ama inserire all'interno dei suoi dipinti delle candele come unica fonte di luce. Anche Gherardo lo fa. Gerrit è molto amato dai collezionisti dell'Italia del Seicento. Che
amano però Gherardo allo stesso modo. In realtà, Gerrit e Gherardo sono la stessa persona, a seconda che si consideri il suo vero nome o quello italianizzato, ed il pittore, tra gli artisti
olandesi più celebri della Roma dell'inizio del Seicento, è ora degnamente celebrato da una mostra alla Galleria degli Uffizi a Firenze (fino al 24 maggio). L'esposizione - la prima monografica
dedicata al pittore- si concentra su tutta la produzione di Gerrit/Gherardo ed in particolare sul periodo italiano, sicuramente la stagione artisticamente più felice del pittore. In mostra alcuni
dipinti straordinari, dall'intima e struggente religiosità, come lo straordinario Cristo dinanzi a Caifa, concesso in prestito dalla National Gallery di Londra.
Distanza Roma-Firenze: 277 km