Già dall'inizio a Roma dovevano capire che quel ragazzetto che si erano ritrovati davanti all'improvviso avrebbe cambiato la storia della città: morto Cesare, quando tutti guardavano ad Antonio come suo erede naturale, ecco spuntare Ottaviano, che di Giulio Cesare era figlio adottivo. Sarà lui, con un atto quasi senza precedenti (solo a Romolo era accaduto qualcosa del genere) decide di divinizzare Cesare. L'effetto collaterale, certamente considerato da Ottaviano, è che lui sarebbe a quel punto stato visto da tutti come figlio di un dio. E chi avrebbe potuto mettersi contro il figlio di una divinità? Insomma, la strada era ormai spianata. Un bel libro di Luciano Canfora, Augusto figlio di Dio (Laterza) parte da questo capolavoro di strategia comunicativa per raccontarci tutta la parabola del primo imperatore, tra luci ed ombre.