L'abitudine ci porta a considerare un solo tratto della strada per eccellenza, di quella che nell'antica Roma era definita la regina viarum. La via Appia è insomma per la molti solo l'Appia Antica, quel tratto ad alto tasso di suggestione appena fuori le mura aureliane, obiettivo di romantiche passeggiate e gite fuori porta. Ma l'Appia è molto di più, un vero e proprio monumento dell'ingegneria romana, un'arteria che è parte stessa della storia di Roma e del meridione d'Italia, visto che arriva fino a Brindisi, l'antica Brundisium. Un libro a cura di Marina Righetti, Una strada nel Medioevo. La via Appia da Roma a Terracina (Campisano Editore) sceglie un periodo ed un tratto limitato, concentrandosi in particolare sui secoli che vanno dal IV al XIV e arrivando fino al sud del Lazio, analizzando i maggiori monumenti presenti all'epoca su questo tratto di strada (alcuni scomparsi, altri ancora esistenti, come la straordinaria cattedrale di Terracina), sul fenomeno dell'incastellamento, e sulla storia delle famiglie baronali in qualche modo legate alla storia dell'Appia. Un vero viaggio nel tempo.