Ci sono gli ultimi scritti del Borromini morente, il testamento di Bernini, i disegni e le incisioni di Pietro da Cortona, i documenti dello Studium Urbis, l'università di Roma che un tempo era ospitata nel palazzo della Sapienza. Una mostra, inaugurata il 1° maggio e aperta fino al prossimo 26 luglio, e ospitata proprio negli spazi dell'antica università, racconta la vita della Sapienza nel XVII secolo, legando le sue vicende a quelle degli artisti più celebri del barocco ed in primis Borromini, che concluse i lavori cominciati nel '500 da Pirro Ligorio, progettando anche la grandiosa chiesa di sant'Ivo. Imperdibili alcuni dei documenti esposti, che permettono di entrare letteralmente all'interno dell'università, di assistere alle cerimonie di laurea ed alle lezioni, e di conoscere meglio il funzionamento di una delle istituzioni culturali più antiche di Roma.