Sembra che, quando venne scoperta la pala d'altare della cappella Cavalletti in sant'Agostino, non furono in pochi a storcere il naso, guardandosi perplessi...passi quel bambino troppo cresciuto, passi anche l'ambientazione così sobria (per non dire logora e povera)...ma la Vergine doveva per forza avere il volto di Lena, la cortigiana che fa spesso capolino nei quadri del pittore? E quegli straccioni dei pellegrini poi, con i piedi sporchi all'altezza degli occhi dei fedeli, ed il sederone di uno in primo piano? Il Baglione stesso, seppur non proprio super partes (la sua profonda antipatia per Caravaggio e la sua pittura è cosa nota) scrisse che, osservando l'opera, "fu fatto dai preti e da' popolani estremo schiamazzo". Insomma, ancora una volta Michelangelo Merisi faceva parlare di sé per la sua personalissima concezione della pittura sacra, priva di ogni leziosità o magniloquenza, ma proprio per questo più vera e attuale di qualsiasi altro dipinto contemporaneo.