Si dice Bernini e si pensa al teatro, alla sorpresa, alla perfetta messinscena e illusione delle sue opere, di alcune in particolare. Guardate ad esempio la foto qua sopra...siamo a san Francesco
a Ripa, a Trastevere, dove Bernini ha realizzato (nel 1674) la scultura della beata Ludovica Albertoni per la cappella Altieri. Molti sono i punti di contatto con l'altra scultura di santa
rappresentata dallo scultore, la celeberrima Teresa della cappella Cornaro in santa Maria della Vittoria, compiuta una ventina di anni prima: in entrambi i casi infatti la santa viene
rappresentata in un momento di estasi al quale il fedele è chiamato ad assistere, come in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un'opera, quella di Trastevere, che utilizza la luce come vero e
proprio mezzo espressivo, al pari del marmo e dello stucco...nella foto (e dal vivo, nella chiesa) non si notano ma lateralmente, nascoste alla vista, si aprono nella cappella, delle piccole
finestre verticali che illuminano la "scena", conferendo all'immagine della beata un non so che di soprannaturale, di mistico...utilizzare la luce come mezzo espressivo, piegarla al proprio
volere...solo Bernini poteva riuscirci. O no?