C'era una volta un bambino, figlio di un venditore di stoffe palermitano, che rimase orfano di padre poco dopo la nascita, e che venne per questo motivo affidato ad un collegio e poi ad un convento, dove il ragazzo si appassiona allo studio delle erbe medicinali e delle loro proprietà.
Scappato dal convento comincia a viaggiare per il Mediterraneo, fino ad arrivare a Roma. Qui Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Antonio Matteo Balsamo, meglio noto come conte di Cagliostro, si sposa e sbarca il lunario, da abile disegnatore, falsificando documenti...arriva però il giorno in cui il conte (chissà perché poi il figlio di un commerciante diventa conte...) viene scoperto e costretto a fuggire in Francia e poi ancora a Barcellona, a Londra, a Lisbona e ancora Belgio, Germania, Malta, Lettonia...sempre truffando, e millantando di poter tramutare il piombo in oro. Tornato a Roma, nel dicembre del 1789 il fantomatico conte viene accusato di stregoneria e rinchiuso a castel sant'Angelo, in una prigione - la Cagliostra - che ancora oggi porta il suo nome. Ed eccoci finalmente a noi: eh sì, perché la Cagliostra - fino a qualche tempo fa utilizzata come magazzino! - sarà aperta al pubblico fino al 6 settembre in occasione delle Notti d'estate a castel sant'Angelo. Il luogo ha in realtà tutto tranne che l'aspetto di una tetra prigione, affrescato com'è da grottesche dell'epoca di Paolo III Farnese, e contrasta nettamente con le altre prigioni del castello, ben più anguste, scomode e spaventose. Ma bando agli indugi, l'apertura della Cagliostra è certo il pretesto per tornare (o vedere per la prima volta) uno degli edifici più affascinanti di Roma, una visita qui è insomma uno degli appuntamenti da mettere in agenda per questa estate.