Avete presente quando, in piena estate, giornali e riviste rispolverano storie inverosimili, scandali e misteri che sono perfetti argomenti di discussione per pigri pomeriggi trascorsi sotto l'ombrellone? Ecco, il post di oggi ha caratteristiche molto simili...visto che si festeggia san Lorenzo andiamo su via Tiburtina, tra il Verano e la città universitaria, nella basilica a lui dedicata: una splendida doppia basilica in realtà, che conserva ancora, nonostante il bombardamento del 1943, il mosaico di papa Pelagio II, databile al VI secolo (è quello che si intravede nella foto) ed i successivi rifacimenti duecenteschi, quando il primitivo edificio venne ingrandito modificandone l'orientamento. Fino a qui, come vedete, non c'è nessun mistero...secondo alcuni tuttavia i sotterranei della basilica - costruita sulla tomba del santo, arso vivo il 10 agosto del 258 - conserverebbero addirittura il santo Graal, il calice usato da Cristo durante l'ultima cena. E allora, il Codice da Vinci? I cavalieri della tavola rotonda? Indiana Jones e l'ultima crociata? Tutto sbagliato, tutto da rifare: il Graal sarebbe stato portato a Roma, assieme alle altre reliquie della passione di Cristo e affidato da papa Sisto II proprio a san Lorenzo, per finire poi sepolto nelle catacombe di santa Ciriaca, proprio sotto la basilica, e segnalato da numerosi riferimenti in affreschi e mosaici. Ipotesi di certo affascinante, contestata da molti, impossibile forse da verificare; ma perché non approfittarne per visitare la basilica che, anche senza misteri misteriosi, è una delle più belle di Roma?