Quello di Ippolito Caffi (1809-1866) non è certo un nome che faccia sobbalzare e strappare i capelli dall'emozione (personalmente ne vado matta, ma è un altro discorso...); il fatto che gli sia stata dedicata una mostra è quindi, di per sé, già una vittoria. Andiamo a Trieste allora, al castello di Miramare, per scoprire un pittore originalissimo, viaggiatore instancabile che, come un moderno foto-reporter, documenta quello che vede nei suoi viaggi in Italia (sono soprattutto Venezia e Roma ad essere ritratte nei suoi dipinti; indimenticabili le sue vedute del Colosseo e di piazza san Pietro) in Europa e in Oriente, dove arriva spinto dal desiderio di conoscere luoghi e culture lontane, da Istanbul all'Egitto, dall'Asia Minore alla Grecia. Chissà cosa avrebbe fatto se avesse avuto una macchina fotografica?