Se ne sta lì, arroccato sulla sua piccola collinetta, da qualche centinaio di anni, senza far troppo sfoggio della sua storia, del suo blasone o degli uomini illustri che sono passati di qua. Parlo di palazzo Taverna, anzi, dell'antica fortezza Orsini, dal nome della famiglia che vi si insediò già dal XIII secolo, costruendo un complesso fortificato che avrebbe, nei decenni a seguire, controllato tutta l'area circostante, dall'alto di quella piccola altura conosciuta come mons Ursinorum o monte Giordano (dal nome di Giordano Orsini, fratello di papa Niccolò III). In realtà furono pochi gli esponenti della famiglia a decidere di vivere qui (tra questi Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, assieme alla moglie Isabella de' Medici) ed è per questo che il palazzo (nella foto la seicentesca fontana del cortile d'accesso) venne abitato, tra gli altri, dal cardinale Ippolito d'Este o dal cardinale Maurizio di Savoia, che nel XVII secolo spese una fortuna per abbellirlo, rendendolo uno dei salotti mondani più ambiti della città.