Ebbene sì, devo confessare pubblicamente il mio amore per i Macchiaioli...troverò quindi pane per i miei denti nella mostra che aprirà i battenti il prossimo sabato a Pavia, alle scuderie del Castello Visconteo: I Macchiaioli. Una rivoluzione d'arte al Caffè Michelangelo (fino al 20 dicembre). Curata da Simona Bartolena e Susanna Zatti, la mostra ci fa entrare al caffè Michelangelo di Firenze, ritrovo prediletto de tutti quei pittori accomunati da un senso di stanchezza e ribellione verso la pittura accademica di metà ottocento, desiderosi di catturare il vero nei loro dipinti. "Si doveva dunque combattere e combattendo ferire, era quindi necessaria un’arma ed una bandiera, e fu trovata la ‘macchia’ in opposizione alla forma" scriveva Diego Martelli, teorico del gruppo, in una frase che ben descrive la portata rivoluzionaria di una pittura che procede per piatte campiture di colore puro, scardinando tutte le regole artistiche del tempo. Oltre settanta le opere esposte, firmate dai più importanti macchiaioli come Giovanni Fattori, Odoardo Borrani, Telemaco Signorini e Silvestro Lega.