Macerie, catastrofi naturali, antiche statue ridotte in frammenti...possono le rovine avere il loro fascino? Ebbene sì, come ben dimostrato dalla mostra di palazzo Altemps, La forza delle rovine (fino al 31 gennaio 2016). L'idea di fondo, alla base del percorso espositivo, è di non limitarsi all'ideale romantica della rovina, vista magari in un idilliaco contesto bucolico (com'è ad esempio tipico di certi capricci settecenteschi), ma di osservarla da diversi punti di vista, e di farlo senza preconcetti: ecco allora le immagini dei disastri ambientali, le macerie che rimangono all'indomani di una guerra, gli sventramenti di piazze e strade della Roma di epoca fascista, le immagini scattate dopo il terremoto del 2009 in Abruzzo, le sculture antiche che, anche se frammentarie, hanno affascinato generazioni di artisti nel corso del Rinascimento. Una vera e propria riflessione per immagini, musica e letteratura, sull'incompletezza e sulla necessità di conservare, seppur frammentaria, la nostra memoria.