È bene ribadirlo: il fatto che ormai quasi tutti abbiamo in tasca un cellulare con fotocamera da un fantastiliardo di pixel, il saper armeggiare più o meno bene i programmi di fotoritocco, l'aver aperto un account Instagram non fa di noi fotografi provetti, e anzi è anche un po' demoralizzante trovare su Facebook foto scadenti di padri-madri-figli-amici-cani-gatti-auto-pranzi-cene-scrivanie...a chi volesse rifarsi gli occhi con della vera, ottima fotografia suggerisco la mostra Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l'Italia, a Milano (al palazzo della Ragione) fino al prossimo 7 febbraio. Basta solo scorrere i nomi per farsi venire l'acquolina in bocca: Cartier-Bresson, il padre putativo della fotografia moderna, quello che ha saputo cogliere al meglio il "momento decisivo" nei suoi scatti; e poi Robert Capa, David Seymour, William Klein o Sebastião Salgado, tutti chiamati a rappresentare l'Italia degli ultimi ottant'anni. Chi avrà più il coraggio di prendere in mano una macchina fotografica dopo aver visto la mostra?