Ve l'avevo detto che quest'anno avrei provato a fare qualcosa di nuovo per il blog...tutto è partito da una considerazione: in questi due anni vi ho quasi sempre parlato di storia, di fatti accaduti anche 2000 anni fa, trascurando il piccolo particolare che Roma è una città ancora viva e vegeta, e che (nonostante mille problemi) ci sono anche oggi volti e storie tutte da raccontare...l'intento è appunto questo, proporvi ogni settimana una piccola intervista per farvi incontrare tutte quelle persone che sono in qualche modo legate alla città. Cominciamo da un ragazzo che negli ultimi tempi ha avuto parecchio a che fare con giornalisti e interviste (nella foto vedete la bella foto pubblicata su repubblica.it). Si tratta di Andrea Gandini, studente di liceo artistico alla ricerca di alberi da scolpire...i suoi volti incisi nel legno cominciano a trovarsi un po' ovunque, da Monteverde a Trastevere, da Testaccio all'Aventino...vediamo di conoscerlo allora un po' meglio
Allora Andrea, come hai iniziato a scolpire i tronchi?
Ho iniziato in garage, e ho continuato fino a quando non ho finito tutto il legno che avevo a disposizione. Poi, alla fine di un periodo un po' negativo, di una mostra che non era andata
particolarmente bene, ho cominciato a scolpire i tronchi degli alberi tagliati che trovavo in strada...
Come decidi quali alberi scolpire?
Dipende molto dal tipo di albero, se questo è sano o meno, ma anche dal luogo in cui si trova.
E come mai hai deciso di realizzare solo volti?
Diciamo che l'albero si presta principalmente alla creazione di volti. Ci sarebbero in realtà anche altri soggetti, ma meglio forse glissare...
Ti aspettavi tutto questo interesse?
Sinceramente no, ma tutti questi articoli, le interviste...mi fanno sicuramente molto piacere
Progetti futuri?
Quello che mi piacerebbe è trovare altre alberi mozzi (ndr Andrea chiede a proposito di segnalargli alberi che vi sembrano adatti ad essere scolpiti) per poterci lavorare. Anzi, vorrei creare un piccolo gruppo di scultori che possa intervenire su tutta la città.
Pronti allora a partire a caccia di alberi da trasformare?