Meo Patacca

Per l’ultima domenica di carnevale rispolvero i ricordi delle elementari, di quando le maestre ci parlavano delle maschere d’Italia. C’era Arlecchino, il dottor Balanzone, Pantalone, Brighella…e poi a Roma c’era Meo Patacca. Il nostro nasce dalla fantasia di Giuseppe Berneri, scrittore che nel Seicento era alla corte della famiglia Rospigliosi. Meo è un autentico bullo romanesco, che raccoglie fondi per organizzare un esercito che possa combattere i Turchi a Vienna. Sconfitti i nemici ben prima del suo arrivo, Meo Patacca decide di tenersi comunque il denaro accumulato e di organizzare una grande festa popolare. Ecco come Berneri presenta il nostro eroe:

 

“Costui tra’ Romaneschi è il più temuto,

s’è il capotruppa delle gente sgherra,

ben disposto di vita, e nerboruto,

bravo alla lotta i più forzuti atterra.

Quando poi de fa’ sangue è risoluto

Fa prove co’ la fionna e con la sferra,

e ben lo sa, chi con lui buglie attacca.

Se chiama, e se ne grolia, Meo Patacca”