Ad un passo da via Veneto, in via degli Artisti, si trova la bella e solitaria chiesa di sant'Isidoro. Costruita nel XVII secolo, all'indomani della canonizzazione del santo omonimo (di origine spagnola) grazie alla generosa donazione di Ottaviano Vestri di Barbiano, la chiesa ed il convento annesso passarono poco dopo ai francescani irlandesi che portarono a termine i lavori. L'interno, a navata unica, ospita anche l'interessante cappella da Sylva, decorata su progetto di Bernini...e proprio qui sta lo scandalo: le due allegorie della cappella, Pace e Carità, erano infatti state pensate come due floride donne seminude (e prosperose). Troppo seminude (e prosperose) dovettero apparire ai sacerdoti della chiesa che, nel 1860, preferirono far coprire le sculture con pesanti casacche in bronzo: fu solo nel 2002 che le coperture, talmente ben realizzate da sembrare a qualcuno contemporanee alle sculture ,vennero rimosse riportando così le due sculture allo - scandaloso? - splendore originario. Con buona pace dei braghettoni che le vollero censurare...