"Era giugno, faceva caldo, i custodi della Sistina avevano aperto una parte delle finestre con il comando elettrico per fare entrare l'aria, ma insieme all'aria entravano le vespe e ogni tanto persino qualche piccione [...]. Poter arrivare sino alle lunette dove nessuno era più salito da quarant'anni era una occasione da non perdere". Ecco, mi domando io, serve aggiungere qualcosa? Direi di no, quindi mi limito a dirvi: Gianluigi Colalucci, capo restauratore ai Musei Vaticani, racconta il restauro della Cappella Sistina in Io e Michelangelo (Edizioni 24ore Cultura). Ecco, il post è concluso. Leggete il libro.