Avete presente quando siete in auto o in autobus e all'improvviso sobbalzate? O quando, in motorino, raggiungere il punto B dal punto A sembra un rodeo? Vi è mai capitato di fare una passeggiata e mettere il piede in fallo, dentro una buca dalla profondità indefinita? Certo che vi è capitato, Roma è costellata di buche...ne parliamo oggi con Cristiano Davoli dell'associazione Tappami. Provate ad indovinare qual è l'attività principale dell'associazione...
Come nasce Tappami?
Era da anni che, con alcuni amici, si chiacchierava di Roma e delle sue buche; nel giugno scorso ci siamo detti "ma perché non ci pensiamo noi?". Abbiamo quindi costituito l'associazione, informandoci su quali fossero i prodotti migliori per tappare le buche, abbiamo fatto un corso e alla fine ci hanno perfino dato un attestato. L'ultimo passo è stato quello di autotassarci per comprare il bitume. Il nostro primo intervento è stato nel municipio XII, sull'Aurelia Antica. Poi è arrivato lo scandalo sugli appalti dei lavori stradali e la situazione è andata peggiorando...e noi abbiamo lavorato sempre di più, grazie anche all'aiuto di tre aziende che ci hanno inviato il loro bitume in omaggio, mostrandoci anche come utilizzarlo.
Come decidete dove intervenire?
All'inizio eravamo soprattutto noi a chiamare gli assessori dei diversi municipi per farci suggerire quali fossero le strade più malconce, col tempo sono arrivate invece sempre più segnalazioni.
C'è una zona peggiore di un'altra?
Il problema è in realtà diffuso, la presenza di più o meno buche dipende semplicemente dai chilometri di strade che ci sono all'interno di un municipio: abbiamo lavorato molto a Tor Bella Monaca, ma proprio perché lì abbiamo più strade che in municipi dall'estensione minore.
Come si può dare una mano alla vostra associazione?
Ogni volta che dobbiamo intervenire lo segnaliamo sulla nostra fan page, basta quindi presentarsi nel giorno e nel posto indicato. Per il resto non occorre altro, nemmeno soldi, visto che il bitume ci viene dato in omaggio.
Ultima domanda: il posto di Roma che preferisci.
Prati senza dubbio, visto che qui ci sono nato e cresciuto (e ci lavoro).