Ci sono giorni in cui, tornando a casa, dall'autobus si ha come un'apparizione: il tramonto dietro al Cupolone...in fondo da secoli i tramonti sono tutti uguali (ma tutti diversi) e allora uso le parole di Stendhal che un giorno, un paio di secoli fa, deve aver visto qualcosa di molto simile. Ma forse lui non era in autobus...
"Dal tavolo su cui scrivo vedo i tre quarti di Roma; e, davanti a me, dall'altra parte della città, si alza maestosa la cupola di San Pietro. La sera, quando tramonta il sole, la scorgo attraverso le vetrate di San Pietro e una mezz'ora dopo questa cupola ammirevole si staglia su questa tinta così pura di un crepuscolo arancione sormontato nell'alto del cielo da qualche stella che comincia ad apparire. Niente al mondo può essere paragonato a questo spettacolo. L'anima si leva attenta, una felicità serena la penetra tutta. Ma mi sembra che per essere all'altezza di queste sensazioni, occorre amare e conoscere Roma da molto tempo. Un giovane che non ha mai conosciuto l'infelicità non le comprenderebbe"