"Civis Romanus sum": bastava questa frase per far valere i propri privilegi di cittadino romano...anche gli oggetti nell'antica Roma potevano rivendicare la loro provenienza, e lo facevano attraverso qualcosa che sembra essere molto moderno e invece non lo è: il marchio. Che ha in realtà origini antichissime, visto che se ne trovano tracce nei primordiali esperimenti di marchiatura degli animali e del vasellame...o degli schiavi, considerati alla stregua di oggetti. Una mostra ai mercati di Traiano (fino al 20 novembre) ripercorre la storia del marchio nel mondo romano. Made in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società romana mette in evidenza come nella loro vita quotidiana gli antichi romani fossero letteralmente circondati da marchi, loghi o firme le più disparate: vetri e vasellame avevano il marchio del produttore, il cibo era trasportato in anfore che riportavano il nome ed il timbro del commerciante...la tracciabilità non è insomma un concetto moderno! Made in Roma non descrive tuttavia la sola produzione del territorio dell'Urbe ma quella dell'intero impero, in una sorta di melting pot di culture, tecniche, stili e valori diversi sotto il cielo di una patria comune.