Il risentimento di Giacomo

E no, non c'è proprio niente da fare...a Giacomo Leopardi Roma non piace proprio, e - quanto alle donne - non si batte chiodo. Ecco ad esempio cosa scrive al fratello Carlo il 16 dicembre del 1822...

 

"Carlo mio [...]. Io v'accerto che non solo non ho provato alcun piacere in Roma, ma sono stato sempre immerso in profondissima malinconia. Non nego però che questo non venga in gran parte dalla mia particolare costituzione morale e fisica. V'accerto ancora che quanto alle donne, qui non si fa niente nientissimo più che a Recanati. V'accerto che gli spettacoli e divertimento sono molto più noiosi qui che a Recanati, perché in essi nessuno brilla, fuori dello stesso spettacolo e divertimento. Questo è il solo che possa brillare, e non si va allo spettacolo se non puramente per vedere lo spettacolo (cosa noiosissima), oppure per trattenersi con quelle tali poche persone che formano il piccolo circolo di ciascheduno".