Cinquecento anni e non sentirli. Tanti sono quelli che ci separano dalla prima edizione dell'Orlando Furioso di Ariosto, poema che ha per secoli ha dato corpo ai sogni ed alle fantasie di artisti di ogni genere. Ci voleva proprio allora una mostra che celebrasse il rapporto tra il poema, il suo autore e le arti, e nessun posto avrebbe potuta ospitarla meglio di villa d'Este a Tivoli. I volti dell'Ariosto. L'Orlando furioso e le arti (fino al 30 ottobre) ripercorre la fortuna visiva dell'opera, mettendo insieme dipinti, sculture, disegni, arazzi, libri, incisioni e ceramiche, da Ingres a Delacroix, da Doré a Dosso Dossi, fino a Luca Ronconi che nel '69 mise in scena un memorabile Orlando Furioso al festival di Spoleto, scrivendo un pezzo della storia del teatro italiano. E ancora pensate che Ariosto sia roba buona solo per la scuola?