Tra i luoghi che preferisco a Roma c'è senza dubbio il foro Romano...ogni volta che ci entro mi chiedo come sia possibile che si conservi ancora la porta in bronzo del tempio di Romolo, che il tempio di Antonino e Faustina conviva felicemente da secoli con la chiesa di san Lorenzo in Miranda, che sui gradini della basilica Giulia si vedano ancora graffiti le tabule lusoriae che i romani utilizzavano per passare il tempo, giocando a filetto o a backgammon...sembra quasi naturale quindi che un ambiente medievale conservi ancora molto ben leggibili i suoi affreschi. Mi riferisco in particolare all'oratorio dei Quaranta Martiri, tra il tempio di Vesta e quello dei Dioscuri, ricavato in un edificio di epoca imperiale attorno al VI secolo e dedicato ai quaranta soldati della XII legione di stanza a Melitene. Narra la leggenda che questi quaranta soldati, tutti cristiani, si fossero rifiutati di sacrificare agli idoli pagani e che per questo siano stati condannati al martirio, costretti a rimanere immobili in un lago ghiacciato, come si vede bene nell'affresco (meno bene nella foto...). L'oratorio è visitabile tutti i giorni, ma bisogna andarselo a cercare, visto che non è ben riconoscibile dal di fuori: accanto a santa Maria Antiqua, è di certo uno dei gioielli del foro Romano dopo la fine del foro Romano...