Paura del dentista? Suvvia, con l'anestesia e gli strumenti sofisticati che esistono oggi la possibilità di sentire dolore è davvero ridotta al minimo. Cosa avrebbero dovuto dire allora i romani di fine Ottocento, quando le tenaglie erano molto più minacciose di oggi, e l'anestesia non certo così efficace? In realtà in quegli anni esisteva un dentista che si vantava di cavare i denti ai suoi pazienti senza che questi sentissero il minimo dolore: parlo di fra' Giovanni Battista Orsenigo, originario della provincia di Como e figlio di un macellaio, che forse, proprio nella bottega paterna, apprese come utilizzare i ferri...ma soprattutto le mani. Arrivato a Roma, il frate - pare particolarmente nerboruto, tanto che Filiberto Scarpelli, giornalista e disegnatore satirico suo contemporaneo, lo definì "un corazziere lombardo in abito fantesco" - aprì un suo gabinetto sull'isola Tiberina, tra ponte Quattro Capi e la chiesetta di san Giovanni Calibita. La sua specialità era di cavare i denti dei suoi pazienti usando semplicemente le mani: fu così, tra un incisivo ed un molare, che passarono da lui personalità del calibro di Giolitti, Crispi, Quintino Sella, Carducci, Menotti Garibaldi, perfino la regina Margherita! Qualcuno tenne anche il conto dei denti estratti tra il 1868 ed il 1903, arrivando a più di due milioni: pare che i denti venissero custoditi gelosamente dal frate in alcune cassette di legno, svuotate però nel Tevere subito dopo...