No, il patrimonio da sogno a cui mi riferisco non c'entra niente col conto in banca di Donald Trump o del sultano del Brunei (come siete venali..), ma sono quei beni che l'Unesco ha scelto di indicare come patrimonio dell'umanità. Sono in particolare ventuno i nuovi iscritti, scelti quasi sempre tra terre lontane (l'Italia, che ancora oggi vanta il primato di paese che ospita il più alto numero di beni Unesco al mondo, con 51 siti, non è presente tra le new entry), dai Caraibi alla Cina, dall'Iran alla Micronesia, dall'Australia, all'Africa, all'India, e che si segnalano quasi sempre come paradisi naturali, conservando in qualche caso anche antichissime tracce del passaggio dell'uomo. Certo, sarà magari complicato organizzare le prossime ferie in uno di questi luoghi incantevoli, ma perché almeno non sognare di essere là, anche restando sdraiati sul lettino su una spiaggia di Ladispoli?