Ci sono voluti quasi cinquecento anni ma alla fine Venere è riuscita a tornare a casa. Dove, beninteso, resterà il tempo di una visita di cortesia per poi tornare nella sua città d'adozione. La Venere in questione è nientemeno che la bellissima dea dipinta da Tiziano nel 1538 su commissione di Guidobaldo II Della Rovere, solitamente conservata agli Uffizi di Firenze ma eccezionalmente concessa in prestito al palazzo ducale di Urbino, dove rimarrà fino al prossimo 18 dicembre. Ormai fiorentina d'adozione (il quadro è in Toscana dal Seicento, agli Uffici dal 1736), la Venere d'Urbino è uno dei più sensuali e sfrontati (per l'epoca, oggi siamo purtroppo abituati a ben altro) nudi del Rinascimento. Insomma, uno di quei capolavori che vale la pena di vedere una volta nella vita. Così a Urbino come a Firenze.