Musei Vaticani, Colosseo, Fontana di Trevi. Questo è il trittico santificato da ogni turista a Roma; solo se rimane tempo a sufficienza (e voglia) si visita qualche altro museo con la convinzione di aver però già visto tutto quello che contava. Per fortuna qualcuno (almeno in passato...) decide di vedere tutto quello che a Roma si può vedere, di approfittare di ogni momento, di ogni istante libero per non perdersi nemmeno un frammento di quella straordinaria pagina della storia dell'arte racchiusa dentro le mura di Roma. Emile Zola è tra questi: vede (quasi) tutto, cataloga tutto, appunta e ricorda tutto. Oggi per esempio se ne va ai musei Capitolini...
"Visita al museo del Campidoglio. Vi sono conservate opere d'arte antica, qualche pezzo fuori linea, il Galata morente, centauri in marmo nero, la Venere del Campidoglio. Ma mi ha interessato soprattutto la sala dei busti: filosofi, imperatori, imperatrici, tutti i loro ritratti, alcuni di una vita straordinaria, poche le concessioni all'adulazione, la fisionomia umana riprodotta con tutte le sue deformazioni e un'intensità di vita stupefacente, sono gli uomini dell'antichità che resuscitano. Come tutto questo vi prende, diversamente dalla storia classica, che vi fa esecrare l'antichità, e come si comprende, come si simpatizza!"