Lo confesso: sono una secchiona, un topo da biblioteca, le grandi monografie di arte mi fanno venire la pelle d'oca, e le questioni d'iconografia e storia medievale sono per me molto meglio di cento puntate del Trono di Spade (che neppure ho mai visto, chissà che mi perdo...). Tutto questo preambolo per dirvi che Viella (che, tra parentesi, ha un catalogo da svenire...) ha appena pubblicato un libro, a cura di Mario D'Onofrio, La committenza artistica dei papi a Roma nel Medioevo, che sviscera più di mille anni di storia romana, tra il pontificato di Silvestro I e quello di Martino V, mettendo in luce il fatto che nel tempo si passi da un semplice, e magari svogliato, patronato, ad un vero e proprio mecenatismo. Non so voi, ma per me è il best seller del momento!