C'è un commissario, un ispettore, uno spacciatore (che poi è quello che è stato assassinato) e ancora parrucchiere, ex calciatori, boxeur, poeti e cuochi, clan rivali e criminali di guerra. Questa è la varia umanità che anima il libro di Marco Ciriello, Assassinio sulla Palmiro Togliatti (Baldini e Castoldi). Un giallo che proprio giallo non è, ma è anzi un romanzo che si diverte un po' a prendere in giro certa scrittura di genere, e lo fa in maniera a volte ironica, a volte sboccata, a volte ancora in maniera imprevedibile, com'è imprevedibile e diversa la lingua, di ogni capitolo. E poi c'è Roma, protagonista, suo malgrado.