Torna la prossima settimana per la sua ottava edizione, e promette quattro giorni densi di incontri, dibattiti, tavole rotonde e presentazioni. E di libri, soprattutto. È il Salone dell'Editoria Sociale (dal 29 ottobre al 1° novembre a Porta Futuro, via Galvani 108). Ne parliamo con Nicola Villa, che si occupa dell'organizzazione del festival.
Cos'è il salone dell'Editoria Sociale in poche parole?
Un appuntamento arrivato all'ottava edizione, un festival diverso da tutti gli altri che parla di politica, dei problemi delle minoranze, di società e cambiamenti.
Il tema di quest'anno è Per una mappa del Mediterraneo. Perché lo avete scelto?
Perché è un tema di attualità, perché il Mediterraneo è il nostro ambito culturale al quale però non guardiamo troppo spesso, tendendo a dimenticare e a guardare più verso nord, non
considerando che il mare ci separa ma ci unisce anche.
L'appuntamento da non perdere e gli ospiti più importanti di questa edizione?
L'incontro che non vorrei perdermi è quello col sociologo e giornalista bielorusso Evgenij Morozov, autore di Silicon Valley: i signori del silicio; poi c'è l'incontro sulla letteratura araba e Ezzat El Kamhawi, e ancora Ferdinando Scianna e Mimmo Paladino. Abbiamo anche Nino D'Angelo che non è solo "nu jeans e 'na maglietta", ma soprattutto quello che ha riscoperto la musica mediterranea. E poi tutta una serie di incontri su temi di attualità...parleremo anche del referendum. Un programma ricchissimo.