Tra palazzo Venezia e Castel Sant'Angelo si dipana un lungo filo che unisce Roma alla Serenissima e che passa attraverso Giorgione e i protagonisti della pittura veneta del primo Cinquecento. Questo lungo filo si può seguire, almeno fino al 17 settembre, anche grazie ad una mostra che collega i due musei. Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma parte dal celeberrimo Doppio Ritratto del maestro di Castelfranco per analizzare il rapporto tra le due città e il modo in cui la pittura veneta ha saputo analizzare i sentimenti umani, e quel vero e proprio labirinto di emozioni legato alle diverse tappe dell'esistenza di ognuno, dall'innamoramento al matrimonio, dall'abbandono alla nostalgia.