Mai pensato di avvicinarvi all'arte in maniera diversa? Abituati come siamo a mille stimoli visivi, a vedere ogni giorno immagini di ogni tipo, non riusciamo più a guardare, ad esempio, le opere d'arte che ci sembra di conoscere alla perfezione. Perché allora non provare a chiudere gli occhi? A palazzo Braschi lo si può fare prendendo parte ad un'interessante mostra-esperimento, Contatto. Sentire la pittura con le mani (fino al 1° ottobre): accompagnati da operatori del Servizio Civile, si potranno toccare le riproduzioni a bassorilievo di quattro opere, il profeta Isaia di Raffello (l'affresco originale è a sant'Agostino), la Madonna dei Pellegrini (anche lei nella stessa chiesa) e la Maddalena penitente di Caravaggio (quest'ultima a palazzo Doria Pamphilj) ed il Compianto sul Cristo morto di Correggio (alla Galleria Nazionale di Parma). Nessun colore, nessun chiaroscuro, solo superfici più o meno morbide, angoli più o meno accentuati...siete pronti a guardare con le mani?