Tra Campidoglio e Foro Romano, la chiesa di santa Maria della Consolazione è proprio di fronte alla famigerata rupe Tarpea, il luogo in cui, almeno fino al 1550, venivano eseguite le condanne a morte. Ed è in effetti proprio a questo triste luogo legata l'origine della chiesa: si racconta infatti che nel 1385 un nobile condannato a morte abbia fatto collocare, proprio di fronte al patibolo, un'immagine della Madonna, in modo che i condannati potessero godere di un'ultima consolazione, appunto, prima dell'esecuzione. La chiesa venne costruita quasi un secolo dopo, nel 1470, e poi completamente ricostruita, tra 1583 e 1606, da Martino Longhi; la facciata venne però conclusa solo nel 1827. Alle spalle della chiesa sorgeva l'ospedale della Consolazione (che oggi ospita alcuni uffici comunali), dove un tempo le nobildonne romane assistevano i poveri ricoverati prestandosi anche alle attività, diciamo così, meno aristocratiche...proprio per questo venivano soprannominate "le spidocchiare". Ospite illustre dell'ospedale fu anche il giovane Caravaggio, ricoverato per motivi che sono ancora oggi misteriosi: c'è chi parla di una generica malattia, chi di un calcio di cavallo ben assestato...sia come sia, risultato del ricovero pare sia il Bacchino malato della Galleria Borghese, il cui colorito non proprio sanissimo fa pensare ad un ritratto del pittore ancora convalescente...