1. Secondo una leggenda popolare, nel momento in cui il Pantheon venne consacrato come chiesa, i diavoli che lo popolavano scapparono (indiavolati, immaginiamo) proprio dall'oculus al centro della cupola.
2. Quando a Roma si dice cupola, si pensa in realtà al Cupolone della basilica di san Pietro: alta più di 130 metri, e con un diametro di 42, è la alta in città. La sua costruzione, così come lo stesso cantiere della basilica, attraversò tutto il secolo. E tanti furono gli architetti che ci misero le mani...
4. ...il primo fu Bramante, chiamato a ricostruire dalle fondamenta la malconcia basilica vaticana. Ma lui non riuscì poi a far molto. Poi vennero Raffaello, Baldasarre Peruzzi, Antonio da Sangallo, che arrivò a costruire i pennacchi del tamburo. Fu però Michelangelo, subentrato al Sangallo, a dare la svolta decisiva al cantiere del cuppolone...anche se non fu lui a realizzarlo materialmente. Dopo la sua morte se ne occuparono infatti Giacomo Della Porta e Domenico Fontana. È la fine del Cinquecento quando si arriva finalmente alla fine dei lavori. Ma solo quelli esterni però! La decorazione interna fu realizzata tra 1603 e 1612.
5. Potevamo stupirvi con effetti speciali - parte prima: la cupola di sant'Ignazio, meraviglia barocca di Roma, in realtà non esiste. Si tratta solo di un dipinto, opera di padre Pozzo, che in effetti appare perfetto solo da un punto preciso della navata. Provare per credere.
6. Potevamo stupirvi con effetti speciali - parte seconda: non si tratta di un artificio barocco, ma lascia comunque a bocca aperta. Via di Villa Piccolomini, dalle parti di villa Pamphilj, è uno dei migliori punti di vista della cupola di san Pietro. E il bello è che, man mano che ci si allontana, il Cupolone sembra diventare più grande. Semplice effetto ottico, ma di grande effetto. Anche qua, provare per credere.